Marino Rome by Scrivo Quando Voglio

\tLa notizia che per tutta la giornata ha fatto da padrone in un crescere continuo e tam tam generale diventa ufficiale attorno alle diciannove e trentacinque di questo giovedì di ottobre:Ignazio Marino si è dimesso da sindaco di Roma. L'oramai ex primo cittadino lascia travolto dalle macerie continue che hanno caratterizzato, in maniera tormentata,l'ultimo anno della Capitale d'Italia,una capitale infestata da mille altri problemi oltre a quelli crescenti e frequenti della città. Da Mafia Capitale alle cene dello scrocco di questi giorni passando per viaggi in America invitato o no da chi Marino ha resistito fin quando ha potuto,ovvero sia fino a quando il premier non eletto Matteo Renzi,di fronte all'evidenza dei fatti poco chiari ed anche all'inchiesta della procura capitolina sulle spese con la carta di credito del comune, ha ordinato al reggente ad interim del Partito Democratico a Roma,l'Amica Chips Matteo Orfini (più famoso per la pubblicità del suo sosia che per la sua vis politica) di far cadere il medico,lavarsene le mani la parola d'ordine d'altronde con Letta,pur non essendo arrivati ad un simile livello di gravità l'abusivo fiorentino agì nello stesso modo. In Campidoglio è stata una lunghissima giornata, con l'ormai ex sindaco chiuso per ore a Palazzo Senatorio e deciso a resistere fino all'ultimo. I primi a dare l'addio sono stati il vicesindaco Marco Causi e gli assessori Stefano Esposito e Luigina Di Liegro: "Non sussistono più le condizioni per andare avanti", avevano detto i tre esponenti dell'esecutivo, ultime new entry dopo il rimpasto di luglio. E altri assessori erano pronti all'addio: solo le titolari al Patrimonio e all'Ambiente, Alessandra Cattoi e Estella Marino, sono rimaste con il sindaco.Occhio naturalmente che mentre tutti o quasi festeggiano per la possibile anzi più che probabile fine di questa vicenda e di questa legislatura comunale (grillini parlanti in testa) perché Marino stesso,nella lettera ai romani che ha scritto, e che qui sotto riporto nei suoi passaggi principali, fa capire in fondo cosa potrebbe anche succedere nei prossimi giorni:

"In questi due anni ho impostato cambiamenti epocali, ho cambiato un sistema di governo basato sull'acquiescenza alle lobbies, ai poteri anche criminali. Non sapevo, nessuno sapeva, quanto fosse grave la situazione, quanto a fondo fosse arrivata la commistione politico-mafiosa. Questa è la sfida vinta. Tutto il mio impegno ha suscitato una furiosa reazione. Sin dall'inizio c'è stato un lavorio rumoroso nel tentativo di sovvertire il voto democratico dei romani. Questo ha avuto spettatori poco attenti anche tra chi questa esperienza avrebbe dovuto sostenerla. Oggi quest'aggressione arriva al suo culmine. Le condizioni politiche oggi mi appaiono assottigliate se non assenti. Per questo ho compiuto la mia scelta: presento le mie dimissioni". Un addio su cui però Marino sembra voler lasciare uno spiraglio: "Le dimissioni possono per legge essere ritirate entro venti giorni. Non è un'astuzia la mia: è la ricerca di una verifica seria, se è ancora possibile ricostruire queste condizioni politiche".

Mi auguro,per il bene che voglio a questa nazione e per i romani tutti che ora che il problema Marino sembra risolto essi possano eleggere un sindaco migliore per lo meno degli ultimi due chiaccherati e che non finiscano dalla padella alla brace a cinque stelle.